Editoriale Corriere del Mezzogiorno – Puglia del 22 giugno 2024
di Fabio Modesti
La Commissione Bilancio del Senato della Repubblica ha voluto emulare (peggiorando) la Regione Puglia con l’approvazione, il 18 giugno scorso in sede di conversione in legge del decreto-legge “Coesione”, di un emendamento proposto dal senatore abruzzese Guido Liris e dalla senatrice pugliese Maria Nocco, ambedue di Fratelli d’Italia. Parità di genere tutta meridionale per un emendamento che consente fino al 31 dicembre 2026 la realizzazione di «parcheggi temporanei ad uso pubblico» fino a 500 posti ciascuno anche nei parchi nazionali, mutuando ed allargando la norma approvata dal Consiglio regionale pugliese poco tempo fa su proposta del piddino Paolo Campo. Potendolo fare, l’emendamento del Senato ha allargato anche le maglie dell’esenzione di queste opere dalla valutazione d’impatto ambientale, dalla valutazione ambientale strategica e dall’autorizzazione paesaggistica. Le opere, considerate ora di edilizia libera, dice l’emendamento, devono essere «immediatamente rimosse al cessare della temporanea necessità e, comunque, entro un termine non superiore a centottanta giorni comprensivo dei tempi di allestimento e smontaggio dei manufatti nonché di ripristino dello stato dei luoghi, e previa comunicazione dell’avvio dei lavori all’amministrazione comunale» (ma non, incredibilmente, all’ente parco). Tutto questo purché i parchi nazionali e regionali non abbiano degli strani «strumenti di pianificazione dell’accessibilità dei parchi nazionali e regionali attuativi dei piani del parco». Di nuovo, come nel caso della norma pugliese che aveva inventato i “piani stralcio dei piani per i parchi regionali” al di fuori delle norme quadro nazionali sulle aree protette, si va d’inventiva. Perché, ci sembra di ricordare, non esistono strumenti di pianificazione dell’accessibilità nei parchi nazionali poiché questo aspetto è demandato dalla legge quadro sulle aree protette ai regolamenti dei parchi. A che cosa si riferisce esattamente, quindi, l’emendamento approvato dalla Commissione bilancio del Senato? Eppoi, sarebbe interessante sapere, ma non lo si può consultando gli atti della seduta di Commissione sul sito web del Senato, come hanno votato i senatori di opposizione del centrosinistra per capire se c’è stata identità di veduta con i consiglieri regionali pugliesi di maggioranza sempre di centrosinistra. La Puglia apripista bipartisan ad un ennesimo strappo alle regole di gestione di territori delicati e protetti quali sono i parchi nazionali e regionali. Coerentemente con le fumose ecolalìe propinate un giorno sì e l’altro pure in modo bipartisan.
©Riproduzione riservata – È vietata l’utilizzazione di testi ed immagini di questo blog per allenare intelligenza artificiale