Corriere del Mezzogiorno – Puglia del 30 aprile 2024, pag. 1
di Fabio Modesti
Lo scorso anno fa i Sindaci della Città Metropolitana di Bari, capeggiati dal Sindaco del capoluogo, Antonio Decaro, s’incontrarono a Bari in un grande evento con spettacoli e mostre per complimentarsi con sé stessi per aver avviato il Piano strategico della Città Metropolitana 2020-2030. Il precedente Piano era temporalmente più ambizioso (2015-2035) ma non ha avuto particolare fortuna. Il nuovo Piano strategico con orizzonte 2030 è però un oggetto sconosciuto ai più. Nel sito web messo in piedi non si trovano documenti rilevanti per capirne struttura e contenuti se non le slide di una presentazione predisposta lo scorso anno. Da lì possiamo leggere una quantità di progetti e di risorse disponibili da varie fonti di finanziamento, compreso il PNRR. I progetti sono riconducibili a 5 assi di intervento (infrastrutture, ambiente e territorio, sviluppo economico e produttivo, turismo e cultura, riqualificazione sociale e servizi metropolitani). Ma il testo del Piano non c’è, il documento integrale manca. Così come non si riesce a capire se sia stata avviata ed a che punto sia la procedura di Valutazione Ambientale Strategica (VAS) cui il Piano deve essere obbligatoriamente sottoposto. Non ve ne è traccia né nel portale ambientale della Regione Puglia né in quello della Città Metropolitana. E poiché la VAS è una procedura di consultazione pubblica, con le fasi di osservazione da parte dei cittadini, non sembra un buon segno che non si trovino documenti a partire dal Rapporto preliminare e dal Rapporto ambientale. Eppoi, non possiamo non rilevare come nell’avvio del confronto tra i candidati Sindaci per la città di Bari, che sono anche candidati ad essere Sindaci della Città Metropolitana, la visione ed il futuro dei 41 Comuni che la compongono in un rapporto sinergico ed osmotico con il capoluogo non è all’ordine del giorno. Il confronto tra i due candidati del centrosinistra, Michele Laforgia e Vito Leccese, e con il candidato del centrodestra, Fabio Romito, non si avventura per quei sentieri. Si ha la sensazione che le mazzate cui la città di Bari è sottoposta giudiziariamente negli ultimi tempi abbiano svuotato teste ed anime delle diverse visioni politiche. Semmai visioni ve ne siano, beninteso. Uno dei temi fondanti di una visione strategica della città metropolitana barese dovrebbe essere il collegamento ecologico tra entroterra e costa, attraverso le lame e le aree protette collegate in sistema. Ma, per fare un esempio, sulla vicenda travagliata del parco regionale di Costa Ripagnola il Sindaco della Città metropolitana si dichiarò incompetente.