da “Nature Plants” – 05 ottobre 2015 – Jeremy J. Midgley, Joseph D. M. White, Steven D. Johnson & Gary N. Bronner
Cosa bisogna fare per sopravvivere!
I semi che si fingono escrementi.
Interessante articolo della rivista scientifica sulla strategia messa in atto dalla pianta sudafricana Ceratocaryum argenteum con gli scarabei stercorari.
I grandi semi marroni, rotondi e intensamente profumati di Ceratocaryum argenteum (Restionaceae) attirano molti insetti collegati allo sterco degli erbivori. Questi semi attirano scarabei stercorari che li rotolare e li seppelliscono. Poiché i semi sono duri e non offrono alcuna “ricompensa” agli scarabei stercorari, possiamo dire che questo è un notevole esempio di inganno per favorire la dispersione dei semi delle piante.
Mimetismo, inganno e sfruttamento sensoriale degli animali da parte delle piante sono controversi, in particolare per la dispersione dei semi. Alcune specie di piante producono semi colorati ma duri e poco graditi dagli uccelli frugivori. La prova che questo rappresenti mimetismo visivo o sfruttamento sensoriale visivo è debole: c’è una generale assenza di coincidenza riguardante specie di piante con frutti carnosi similarmente colorati, i semi sono spesso tossici e quindi il colore è potenzialmente aposematico (colorazione di avvertimento) e la gran parte degli uccelli ignora i semi determinandone una dispersione molto bassa. L’inganno chimico, nella dispersione del seme, sembra essere altrettanto rara, essendo ipotizzata solo in due specie mirmecocore (la cui dispersione del seme avviene attraverso le formiche). Le piante che producono semi con bassi livelli di attrattori chimici (acido oleico) non ingannano efficacemente le formiche e tali semi hanno una dispersione molto bassa.