(Natura fuori porta la Repubblica – Bari 14 gennaio 2020)
L’acqua dove meno te l’aspetti, nel bel mezzo di una steppa arida. Si tratta di raccolte d’acqua di breve durata, stagni temporanei mediterranei, così preziosi per la biodiversità da essere classificati habitat prioritari a livello europeo. Ogni Stato UE deve applicare loro la massima tutela. Si tratta di microcosmi straordinari. Nella Puglia sitibonda e carsica ve ne sono molti sparsi qua e là e sono le piogge di febbraio-marzo, se adeguatamente abbondanti, a sostenere il loro allagamento ed a garantire il loro sostentamento almeno fino a maggio. I laghi di Conversano, ad esempio, oggi riserva naturale regionale. Dieci compluvi naturali con fondi argillosi utilizzati nel medioevo con cisterne a secco collocate al loro interno. Una straordinaria oculatezza nell’uso della risorsa idrica. Gli stagni temporanei sono soprattutto ecosistemi importantissimi scelti da moltissime specie di anfibi (rane, rospi e tritoni) per riprodursi ma anche di rettili (come la splendida nátrice). La loro foga sessuale li rende però vulnerabili quando gli stagni sono spesso adiacenti a sedi stradali. Progettisti e gestori di strade devono avere più cultura ecologica e più attenzione nella cura materiale. Nel 2017 è stato pubblicato un importante atlante degli stagni temporanei (Stagni e pozze del Parco Nazionale dell’Alta Murgia – Progedit ed.). Tra questi lo stagno di Goglia, in agro di Minervino Murge, il più emblematico per le sue peculiarità biologiche. La presenza di una particolare specie (Hemidiaptomus ingens) lo caratterizza come stagno con una comunità di crostacei ricca, diversificata e con origini antiche.
Fabio Modesti