Un’occasione finora mancata può divenire un cavallo di battaglia della comunità pugliese mediante la presentazione, da parte di almeno 12.000 cittadini elettori, di una legge di iniziativa popolare, secondo i più alti principî democratici (da Villaggio Globale 27 gennaio 2019)
di Fabio Modesti
È veramente importante tutelare Costa Ripagnola, in territorio del comune di Polignano a Mare e della Città Metropolitana di Bari? È necessario proteggere una tra le aree costiere pugliesi meglio conservate nell’aspetto paesaggistico e naturalistico, della lunghezza di circa 3 chilometri e della larghezza di circa 600 metri? Se la risposta è sì, che ne sarà del «turismo» cui sembra sia indissolubilmente legata Polignano a Mare, quel turismo che ha sempre più bisogno di superfici da conquistare per risiedere, per fare il bagno, per fare discoteca, per andare in bici, per fare sport? In altri termini, proteggere e fruire un territorio sono sempre e comunque concetti antitetici?Le parole d’ordine oggi in voga sono «sostenibile»,«ecocompatibile», «smart», «leggero» e quasi sempre accomunate con «sviluppo», «turismo» appunto, «costruzioni». Ogni progetto, anche il più impattante, ora utilizza questi codici semantici, queste, si direbbe, «frasi fatte». E avanti così.
Si pone nuovamente, quindi, la questione della prevalenza degli interessi costituzionalmente rilevanti: quello primario della tutela di beni collettivi quali le risorse naturali, il paesaggio, la flora, la fauna e gli equilibri ecosistemici e quello della proprietà privata che, come dice la nostra Costituzione (art. 42) «è riconosciuta e garantita dalla legge, che ne determina i modi di acquisto, di godimento e i limiti allo scopo di assicurarne la funzione sociale e di renderla accessibile a tutti».È quindi ancora possibile che la legge (regionale, in questo caso) stabilisca le priorità e la tutela dell’interesse primario. Una legge che, ripetiamo, sarebbe già dovuta essere vigente ma che, per volontà squisitamente politica, non lo è esponendo di fatto un territorio meritevole di protezione in quanto bene comune, alle iniziative private pure legittime ma in contrasto con gli obiettivi di tutela.
terze vie.