Parchi Nazionali ed archeologia: l’esempio inglese.

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Nel Regno Unito

Parchi Nazionali ed archeologia: l’esempio inglese.

Anche in questo caso abbiamo da imparare dall’Inghilterra dove la New Forest National Park Authority conduce in prima persona le ricerche archeologiche utilizzando tecnologie all’avanguardia come il LiDAR (Light Detection And Ranging), tecnica di telerilevamento che permette di determinare la distanza di un oggetto o di una superficie utilizzando un impulso laser e di elaborare modelli tridimensionali del terreno.

La magia della mappa tridimensionale “Lidar”

La New Forest ha una storia ricca e varia di interazione umana che risale indietro di almeno 13.000 anni. Le prove possono ancora essere trovate all’interno del confine del Parco Nazionale ed hanno plasmato il paesaggio che vediamo oggi. E ‘questa eredità del passato che aiuta a rendere il New Forest National Park un luogo così speciale.
L’Autorità di Gestione del Parco ha il dovere di conservare e valorizzare questo ambiente storico per tutti. Sebbene ci sia stata una lunga e continua tradizione locale nella ricerca archeologica e storica, alcuni aspetti dell’archeologia del Parco Nazionale sono stati oggetto di minori ricerche ed indagini rispetto ad altre aree del Paese.
Il numero di nuovi siti trovati nel corso delle indagini archeologiche nella New Forest, suggerisce che ci potrebbero essere molte migliaia di siti da scoprire conserva nel paesaggio del Parco Nazionale.
La tecnologia di scansione laser da un aereo chiamato “Lidar” (Light Detection And Ranging) sta aiutando l’Autorità di Gestione a prendersi cura dell’ambiente storico della New Forest.

 

Come opera il “Lidar”

Interpretare ‘buche ed avvallamenti’ nel paesaggio, può dire molto su come la New Forest è stata usata e sfruttata sin dal periodo neolitico.
Trovare e registrare caratteristiche archeologiche attraverso un’indagine tradizionale sul campo può essere difficile e richiede tempo per gli archeologi: si stima che l’utilizzo di tali tecniche potrebbe richiedere più di 100 anni prima di avere una comprensione del numero e della gamma di siti.
Il “Lidar” permette di accelerare il processo. Si tratta di una tecnica di telerilevamento che consente un modello digitale della superficie del terreno molto dettagliata.
Un impulso di fascio laser viene lanciato da un lato all’altro da un aereo mentre viaggia sul terreno, registrando migliaia di punti tridimensionali a terra ogni secondo. Questi impulsi sono riflessi dal terreno e sono ricevuti dai rilevatori sull’aereo che calcolano la distanza tra l’aereo ed il terreno utilizzando la velocità stabilita dell’impulso laser in accoppiata con il posizionamento esatto dello stesso aereo.

È possibile raccogliere milioni di queste misurazioni estremamente accurate che possono poi essere elaborate per creare una restituzione molto accurata del paesaggio.

L’aiuto di “Lidar”

Scansione LiDAR dell’area di Bratayley dall’autostrada A31, che mostra un sito archeologico
L’indagine archeologica tradizionale è spesso difficile in un bosco poiché la vegetazione rende impossibile siti da raggiungere, visualizzarli e registrarli. La capacità di “Lidar” di ‘vedere attraverso’ la vegetazione è uno dei suoi principali punti di forza.
Poiché gli impulsi laser sono in grado di filtrare tra le foglie ed i rami degli alberi, si è in grado di ‘spogliare la vegetazione’ e guardare per terra spesso con risultati spettacolari.
E’ possibile anche manipolare digitalmente il “Lidar” per produrre una serie di immagini illuminando il modello in modi diversi, esaminando pendenza e l’aspetto, visualizzando in 3D e disegnando sezioni attraverso il paesaggio.
Si può anche combinare il “Lidar” con altre informazioni, come ad esempio la mappatura storica risalente al 18 °secolo, la fotografia aerea, le immagini ad infrarosso ed i dati di siti archeologici conosciuti.
Tutte queste tecniche aiutano a identificare con precisione e interpretare i siti, che possono poi essere controllati a terra.


“Lidar” e l’Higher Level Stewardship Scheme

Il progetto “Lidar” è finanziato nell’ambito del programma New Forest Stewardship Higher Level (HLS). Uno degli obiettivi del regime HLS è quello di incoraggiare la gestione responsabile del territorio che contribuirà a preservare e migliorare l’ambiente, con attività tra cui la ricerca archeologica.
“Lidar” è uno strumento incredibilmente potente per aiutare a gestire il paesaggio forestale ed identificare i siti archeologici.
Nella loro forma più elementare, i dati 3D Lidar ci permettono di creare un modello dettagliato della superficie della terra all’interno del Parco Nazionale della New Forest. I dati ci permettono anche di rimuovere qualsiasi copertura degli alberi e di guardare i cambiamenti topografici sotto di essi.
Attraverso la creazione di fonti di luce artificiale sul paesaggio (azimut) su un computer, i dati possono mostrare dove le ombre potrebbero essere create da buche ed avvallamenti rilevate sulla superficie della terra.
Anche se le caratteristiche archeologiche sepolte non possono essere identificate, i siti vengono mostrati senza scavare la superficie del terreno e quindi senza operazioni invasive in assenza di prove aeree certe.

 

Altre utilizzazioni di “Lidar”

“Lidar” può essere utilizzato per identificare alberi monumentali di grande importanza ecologica e storica. Nell’elaborazione delle immagini “Lidar” è possibile rimuovere il paesaggio per lasciare solo gli alberi. Questi possono essere esaminati per individuarne altezza, forma e larghezza della chioma.

In combinazione con immagini ad infrarossi e fotografia aerea ci si può anche concentrare su particolari specie. Processi simili possono essere utilizzati per monitorare la crescita della vegetazione o l’erosione del suolo ed identificare particolari habitat. Inoltre “Lidar” fornisce informazioni preziose per la gestione del territorio e dei sistemi di pascolo nonché per progetti di di restauro ambientale; aiuta anche a individuare “paleoalvei ‘(i resti di antichi sistemi fluviali).

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