da The Guadian – 14 dicembre 2017
L’Unione Europea non deve bruciare le foreste del mondo per l’energia “rinnovabile”
Un “difetto” nel piano europeo per le energie pulite consente al combustibile proveniente da alberi abbattuti di essere qualificato come energia rinnovabile ma, in realtà, così si accelera il cambiamento climatico e si distruggono le foreste.
L’Unione europea si sta muovendo per attuare una direttiva per raddoppiare le attuali energie rinnovabili nel continente entro il 2030. Questo è ammirevole, ma un “difetto” nella versione attuale accelererebbe i cambiamenti climatici, permettendo ai Paesi, alle centrali elettriche ed alle fabbriche di incentivare l’abbattimento degli alberi e la loro combustione sarebbe qualificata come energia rinnovabile.
Anche solo una piccola parte del fabbisogno energetico europeo richiede una grande quantità di alberi e, per evitare profondi danni al clima ed alle foreste in tutto il mondo, il Consiglio ed il Parlamento europei devono correggere il tiro.
I produttori europei di prodotti in legno hanno generato per decenni elettricità e calore come sottoprodotti benefici, utilizzando scarti di legno e residui forestali limitati. La maggior parte di questo materiale decompone e rilascia anidride carbonica in pochi anni, quindi usarli per sostituire i combustibili fossili può ridurre l’anidride carbonica aggiunta all’atmosfera in pochi anni. Sfortunatamente, la direttiva non si riferisce ai residui legnosi ed i Paesi e le società finanziarie potrebbero abbattere alberi semplicemente per bruciarli per produrre energia.