Si-Triv in Emilia Romagna
Torna la perforazione nella Regione “rossa” nonostante i delicati dossier che correlavano i terremoti alle trivellazioni per gas e petrolio.
Ricordate il bellissimo film di Carlo Mazzacurati, “Notte italiana”, girato a metà degli anni ’80 del secolo scorso? Vi si raccontava del delta del Po, una zona dove si estraeva il metano con il pericolo di far sprofondare la terra. L’avvocato Morsiani si trasferisce lì per stimare un terreno; ha una storia d’amore con Daria e tutto sembra andare bene. Ma nel corso del suo lavoro Morsiani viene a conoscenza di tanti fatti, alcuni dei quali contro la legge: speculazioni edilizie e estrazioni illecite. Emerge anche la morte di un ispettore minerario che aveva scoperto l’esistenza di alcuni pozzi clandestini. In questa morte sembra essere implicato anche il padre di Daria. Il film prosegue, ma oggi le trivellazioni nella zona del delta emiliano-romagnolo tornano d’attualità. In attesa dell’unificazione dei due Parchi regionali sul delta del Po (quello veneto e quello, appunto, emiliano-romagnolo) “Il Gazzettino di Rovigo” ci racconta quel che sta succedendo.