La “provocazione” di Maurizio Bolognetti (Radicali Lucani)
“Tutti No-Triv? E allora, più trivelle per tutti”
Il conformismo anti-perforazioni petrolifere, soprattutto in Basilicata, stimola l’esponente radicale a riflessioni di cui tener conto.
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Maurizio Bolognetti |
Un minuto dopo l’approvazione del cosiddetto Memoradum, avvertii che stavamo per incamminarci sulla strada che ci ha portato allo Sblocca Italia, attraverso i Decreti Liberalizzazioni e Sviluppo. Tutto inutile, nessun ascolto da parte dei referendari di oggi, che di volta in volta hanno inneggiato al Memorandum, si son vantati di aver vinto partite immaginarie, hanno addirittura anticipato i contenuti dello Sblocca Italia. Intanto, mentre Potenza discute e getta fumo negli occhi, Viggiano e la Val d’Agri, Corleto e l’Alta Valle del Sauro continuano a “bruciare” e si va avanti con la politica di un colpo al cerchio e uno alla botte.
W la revolucion delle mezze maniche e delle mezze calzette, delle V e VI linee, dei pozzi di reiniezione e dell’occupazione manu militari di una regione a sovranità limitata.
Sì, ho deciso! Si parte qualunquamente con l’associazione “Più trivelle per tutti” e contestualmente con il lancio di alcune proposte. Diciamo una sorta di decalogo:
– al posto del culto della Madonna di Viggiano, patrona della Basilicata, si istituisca con legge regionale il culto dei Santissimi Marcello e Piero Referendari, con annesso pellegrinaggio obbligatorio al Centro Olio Val d’Agri.
– la Regione Basilicata chieda l’iscrizione honoris causa ad Assomineraria;
– la Regione Basilicata cambi il suo stemma, sostituendo i quattro fiumi con i più appropriati “Falce, Barile e Trivella”;
– si costruisca un muro perimetrale attorno al Consiglio regionale e lo si faccia dipingere dal Presidente di Confindustria Michele Somma;
– al posto della statua di Verrastro, che probabilmente non ne può più di veder passare
tutti i giorni trasformisti e voltagabbana, si collochi il mezzobusto di Eugenio Cefis;
– sui principali monti lucani si facciano scolpire i profili di Pittella, Lacorazza, Romaniello, De Scalzi e Tabarelli in versione “barbudos”;
– si istituisca il premio regionale “Tecnoparco” e lo si assegni alla personalità lucana che nell’anno solare si è maggiormente distinta nell’assecondare gli interessi delle compagnie petrolifere;
– la Regione Basilicata chieda di essere annessa agli Emirati Arabi Uniti;
– nelle scuole lucane si introduca l’insegnamento della “Teologia della trivellazione”;
– si garantisca una fornitura a vita di cozze del Mar Piccolo al governatore pugliese Emiliano;
Per iscrizioni e info www.hastalatrivellasiempre.org