Dissesto idrogeologico
Investire in queste “infrastrutture verdi” non solo genera maggiori benefici ambientali e socioeconomici, soprattutto a lungo termine, ma riduce anche la quantità di investimenti finanziari necessari per difendersi dalle inondazioni dannose. Questa è la conclusione di una nuova relazione dell’Agenzia europea dell’ambiente (AEA) pubblicata recentemente.
Il rapporto dell’AEA “Infrastrutture verdi e gestione delle alluvioni – promuovere la riduzione dei rischi di inondazione efficiente in termini di costi attraverso soluzioni infrastrutturali verdi” delinea le sfide e le opportunità poste dall’utilizzo di opzioni più rispettose dell’ambiente per rafforzare le difese contro le inondazioni dei fiumi. Il rapporto esamina in particolare sei casi di studio sui bacini fluviali dell’Elba (Germania), del Rodano (Francia), della Schelda (Belgio) e della Vistola (Polonia) e sottolinea la positività del ripristino delle loro pianure alluvionali.
Incremento del rischio di inondazioni
Le alluvioni dei fiumi e le piene improvvise rimangono tra i rischi naturali più frequenti in Europa. Circa il 20% delle città europee è vulnerabile alle inondazioni fluviali. L’aumento dell’urbanizzazione e della impermeabilizzazione del suolo, insieme alla conversione o al degrado delle zone umide, hanno contribuito ad aumentare il rischio di alluvione e si prevede che la frequenza e l’intensità delle inondazioni aumenteranno nei prossimi decenni. Ciò comporta un aumento del rischio per l’economia, le infrastrutture edificate e la salute umana.
Per secoli, sono stati compiuti sforzi per controllare le inondazioni in tutta Europa. I fiumi sono stati costretti da argini e le dighe sono state costruite per proteggere i terreni vulnerabili. Tali misure hanno trasformato il paesaggio naturale ed alterato il flusso dell ‘acqua in tutta Europa. Le zone umide sono state convertite in uso agricolo ed urbano e i fiumi sconnessi dalle loro pianure alluvionali naturali. L’uso di queste strutture create dall’uomo può contribuire in modo significativo a ridurre il rischio di inondazioni ma spesso ha un costo finanziario considerevole ed un costo enorme per la capacità di assorbimento idrico locale e per gli ecosistemi fluviali. La loro costruzione ha anche aumentato il rischio di inondazioni più a valle a causa di picchi d’acqua più alti o cumulativi e di una maggiore velocità dell’acqua.
Le soluzioni basate sulla natura
Budget limitati, regolamenti e politiche europei aggiornati su acqua, agricoltura, adattamento climatico e cambiamenti climatici, stanno guidando la spinta verso soluzioni di investimento più sostenibili per affrontare le sfide poste dalle inondazioni. Utilizzare infrastrutture verdi come pianure alluvionali e zone umide sono investimenti meno costosi. Hanno bisogno di poca o nessuna manutenzione e sono molto più rispettosi dell’ambiente rispetto alle dighe o alle barriere di cemento, che possono creare problemi agli ecosistemi locali. Tali siti possono fornire benefici ulteriori rispetto alla protezione dalle inondazioni, come il sequestro del carbonio, i rifugi per la fauna selvatica, le opportunità ricreative e l’acqua pulita. Un buon esempio di tali misure è dimostrato dal piano nazionale olandese “Room for rivers“.
La strada da percorrere
Il rapporto afferma che è necessario fare di più per migliorare le conoscenze, le esperienze e le capacità nell’adattare i regolamenti edilizi per includere soluzioni basate sulla natura per le difese contro le inondazioni in molti Stati membri dell’UE. Rileva, inoltre, che è necessario un coordinamento migliore sui piani di gestione delle alluvioni tra aree a monte ed a valle e tra Paesi che condividono fiumi, per migliorare il processo decisionale e l’attuazione di infrastrutture verdi per la gestione del rischio di alluvioni.